Conobbi Roberto parecchi anni fa nei pressi del Metropolis, uno dei primi negozi di fumetti di Roma che oggi, purtroppo, non esiste più. Roberto realizzava e regalava magnifiche illustrazioni di Lady Oscare dei Cavalieri dello Zodiacoimpeccabilmente riprodotte nello stile unico di Shingo Araki e Michi Himenoe che disegnava, talvolta, su fogli da disegno poggiati sopra le proprie ginocchia. Erano i primi anni '90 e noi ragazzi cresciuti a pane e cartoni animati giapponesi eravamo tutti un pò in fissa per i Saint Seiya. Ogni sabato pomeriggio ci ritrovavamo tutti al Metropolis per fare un pò di shopping, guardare Robo "in azione"e soprattutto condividere questa grande passione comune per gli anime.
Rievocando quei pomeriggi spensierati oggi vorrei condividere con voi alcune delle splendide immagini che Roberto realizzò all'epoca, degne dello stile sublime di Shingo Araki荒木 伸吾eMichi Himeno 姫野 美智, due tra i disegnatori più illustri nel mondo dell'animazione giapponese. Ricordiamo a coloro che ignorano chi sia Araki che fu proprio lui il character designer di alcuni tra i cartoni animati più belli e amati di sempre: Goldrake-Ufo Robot, Lady Oscar, Danguard, Bia la sfida della magia, Lulù l'angelo tra i fiori e i Cavalieri dello Zodiaco per citarne alcuni ma torniamo a noi e torniamo anche indietro di almeno vent'anni.
| ||
Oggi purtroppo è solo una casetta abbandonata ma in quel luogo Araki presentò a Roberto il suo staff e, soprattutto, la sua mitica collaboratrice Michi Himeno. La Himeno racconta che proprio guardando la serie Tv di Babil Junior del 1973 (バビル2世 Babil nisei ndr.) si rese conto -per la prima volta- che a seconda dei disegnatori la qualità di ciascun episodio cambiava sensibilmente. Per questo iniziò a leggere con attenzione i titoli di coda comprendendo cosí che in tutte le puntate di alta qualità compariva immancabilmente il nome diShingoAraki. |
| ||
Durante una visita guidata alla Toei Animation la Himeno chiese ad un addetto informazioni su Shingo Araki visto che il suo nome appariva sia su serie prodotte dalla Toei Doga (東映動画) che dalla Tokyo Movie (東京ムービー). L'addetto la informò che in quel periodo Araki era un libero professionista pertanto provvide a fornirle il numero di telefono e l'indirizzo per permetterle di contattarlo direttamente per suo conto. |
| ||
Quando lei lo contattò era il 1974 ed Araki era alle prese con la serie 魔女っ子メグちゃん (Bia la sfida della magia). Per farvela breve lui la invitò a lavorare presso la sua casa di produzione indipendente -l'Araki Production- ma solo dopo che lei ebbe preso il diploma, conseguito nel marzo dell' anno successivo. Era il settembre del 1975 ed io avevo solo un mese di vita quando ebbe inizio uno dei soldalizi professionali più formidabili della storia dell'animazione giapponese, un inizio col botto perchè in quel periodo Araki stava realizzando i disegni per Ufo Robot Grendizer(UFOロボグレンダイザー) niente poco di meno che il nostro mitico Goldrake AtlasUfo Robot. |
| ||
La Himeno raccontò che all'epoca non si sentiva ancora all'altezza per affrontare le animazioni poichè le mancava il senso del tempo -tempo inteso come ritmo- necessario per riprodurre i movimenti, per cui Araki l'aiutò disegnando lui stesso le bozze indicative con i tempi chiave su cui poi lei realizzava i genga (原画), i disegni originali.
|
"Ogni disegnatore ha il proprio manichino in testa ed occore averlo ben presente se si vuole riprodurre questo o quello stile. Nel caso dei disegni di Araki/Himeno per quanto simili, i due stili differiscono l'uno dall'altro per tanti piccoli particolari" mi rammenta sempre Roberto il quale da sempre riesce a decodificare il loro stile e capire se un disegno appartiene all'una o all'altro disegnatore semplicemente guardando i capelli, le mani, il collo o la bocca di un personaggio.
| ||
Sarà per questo che non ho mai visto nessuno disegnare in stile Araki/Himeno come Roberto per eleganza, precisione e naturalezza. Troppe volte ho visto riprodurre questo stile con sguardi vacui, pose legnose e anatomia a dir poco arrangiata. Osservando il disegno in basso, per esempio, direi che le premesse per intuire l'immensa competenza di Roberto a riguardo erano già evidenti; questo nonstante qualche leggera imperfezione dovuta sicuramente alla giovanissima età. |
Roberto fu certamente uno dei primissimi occidentali ad andare a trovare Shingo Araki all'Araki Production e molto probabilmente fu l'unico che non chiese mai al maestro un disegno anzi, disegnò per lui in perfetto Araki style una bellissima fan art che gli dedicò a sua volta. Qui sotto vediamo un Roberto "regazzino" alle prese con un disegno per il sensei eseguito su di uno sgabello mentre Michi Himeno è intenta a sfogliare con curiosità le varie pagine del suo artbook. Tra le pagine intravediamo un potentissimo Kurenai Sanshiro (Judo boy).
Di seguito un'immagine molto simpatica di Araki che mostra il disegno finito di Roberto (che qui non si vede per colpa del flash). Il maestro rimase molto colpito dal fatto che questo giovanotto fosse venuto dall'Italia fin lì per mostrargli questi disegni impeccabilmente realizzati con il suo stile, disegni che immaginiamo avranno lasciato sicuramente un bel ricordo al sensei.
Ho la fortunadi conoscere amici che nel corso degli anni andarono a trovare il maestro Araki e Michi Himeno alla Araki Pro. Uno in particolare: il caro amico Lorenzo che instaurò con Araki un rapporto piuttosto affettuoso tanto da arrivare a scambiare con lui i nengajyou, le tipiche cartoline augurali di fine anno. Anche Roberto era solito spedire queste cartoline al sensei il quale ricambiva sempre molto cordialmente.
Lorenzo ci riferí che il sensei Araki espresse più volte il desiderio di voler lavorare con Roberto, all'epoca però mio cognato era stato appena messo sotto contratto dalla Tatsunoko Productionquindi ciò non sarebbe stato possibile.Un gran peccato non credete?
![]() |
Una Saori/Lady Isabel un pò osè ma sempre molto elegante e raffinata |
Quando Robo ci racconta del sensei è sempre un piacere ascoltarlo, sono ricordi che sarebbe un peccato non condividere con chi, come me, non ha mai avuto la fortuna di incontrarlo. Grazie ai suoi disegni ha accomunato e fatto sognare intere generazioni è stato un onore ed un privilegio crescere assieme e anche se non ci siamo mai conosciuti è un po' come se ci fossimo incontrati. |
P.S.un ringraziamento speciale a Roberto Ferrari per la gentile concessione di foto e disegni.